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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Interfacce a misura d'uomo

#ultimeletture Interfacce a misura d’uomo  è il titolo di un libro di  Jef Raskin , il papà del Macintosh e uno dei più importanti esperti dello User Interface Design. Il libro, una delle mie Bibbie, è uno di quei libri che aprono la mente e che ciclicamente rileggo. Organizzato quasi come un ipertesto permette di saltare da un argomento all’altro a seconda del momento, alla stregua di un manuale. Consiglio di leggerlo a tutti coloro che hanno a che fare con la Comunicazione, non solo coloro che operano direttamente nel settore delle interfacce utente. L’uomo è una creatura pensante, ma  fallibile . Una buona interfaccia, allora, dovrà tener conto: delle fondamentali caratteristiche di funzionamento della mente umana (cognetica) della fallibilità della natura umana. I corollari che discendono da questo assunto sono: ciò che è semplice resti tale non danneggiare il lavoro dell’utente non sprecare il tempo dell’utente. Il primo passo verso interfacce più a misura

Quindici anni già...

Spulciando negli archivi di fotografie mi rendo conto che in quindici anni di attività come freelance ho cambiato diverse scrivanie (o “set-up”, come direbbero alcuni) e diversi uffici. Alcune cose restano immutabili: il caos, il piccolo iBook G3 e la incessante necessità di spazio. Un’altra costante è che ognuno di questi miei posti non somiglia neanche lontanamente alle foto che si trovano negli articoli che parlano dell’home working, dove sembra che splendidi freelance con ancora tutti i capelli in testa lavorino con soltanto un portatile, una matita (temperatissima) e un vaso ikea con due rami di bamboo all’interno.

JVC GY-HM100

Parte integrante della mia attrezzatura è la telecamera (oggi Due, uguali). La Jvc gy-hm100 ha molti vantaggi dal mio punto di vista, che mi hanno portato alla decisione di acquistare questo modello. Ad oggi sono così soddisfatto dell’acquisto che, trovandomi nella necessità di acquistare una seconda telecamera, ho deciso di affiancare alla prima una sua “gemella”. Le immagini sono ottime, grazie anche al Codec che utilizza, è estremamente maneggevole e leggera (la possibilità di sganciare la parte superiore, il microfono e il paraluce la rendono molto simile ad una ‘normale’ telecamera da turista). Altra caratteristica per me determinante è la completa compatobilità con il Mac e con Final Cut… I filmati registrati infatti vengono riconosciuti ed importati in FinalCut senza alcuna perdita (nè di tempo, nè di qualità). Qui sotto la descrizione della videocamera Il camcorder  GY-HM100  è dotato di 3CCD da 1/4″ in grado di registrare in formati HD su scheda

Linux per PC obsoleti

Il computer in questione è un  Compaq  Presario 5260 ,  Pentium 2 a 400Mhz con 64MB di ram (aumentata a 256MB), lettore DVD e HD da 8Gb. La versione di linux che ho scelto per questo Pc è la  PUPPY LINUX , particolarmente indicata per hardware molto datato e poco potente. Questa distribuzione può funzionare direttamente dal CD, anche su computer senza hard disk, e permette di far funzionare la macchina con una velocità operativa più che discreta e un’interfaccia gradevole.  Il CD parte in versione “live” e se si vuole installare sul disco rigido bisogna prima di tutto seguire una procedura per formattare il disco con GParted e successivamente lanciare l’installer di Puppy. Qui  c’è una guida molto precisa e ben fatta per installare il sistema. In PUPPY troviamo moltissime  applicazioni , da quelle necessarie per personalizzare l’aspetto delle finestre, le icone e gli altri particolari dell’interfaccia, fino a programmi di grafica, applicazioni office, programmi per navigar

Apple iBook G3 web server

L’iBook G3 Dual USB 700Mhz è il mio primo mac, acquistato nel 2001, appena finita l’università. Il sistema operativo fornito con il portatile era OSX 10.2 Jaguar. Oggi il piccolo iBook, con OSX 10.4 Tiger,  resta attivo sulla mia scrivania con funzione di Web server e FTP server. INSTALLARE UN WEB SERVER L’installazione di un server web su OSX è davvero immediata, in quanto è una funzione già presente nel sistema operativo che noi dobbiamo semplicemente rendere attiva. Andiamo in PREFERENZE DI SISTEMA > CONDIVISIONE ed attiviamo la voce “Condivisione WEB”. Il sistema ci avverte che il nostro sito web è visibile all’indirizzo http://192.168.1.xxx (ad esempio) per gli altri computer della nostra rete. Quello che vediamo se proviamo ad andare a quell’indirizzo da un browser web sarà una pagina che semplicemente ci avverte che il nostro server web ( Apache ) funziona! Il sito web che vogliamo condividere lo dovremo posizionare nella cartella UTENTE > SITI. Fin qui tu

Trashware

I vecchi computer, così come le vecchie auto o motociclette, hanno sempre avuto per me un fascino particolare. Non è nostalgia di un tempo che non c’è più, nè nulla di simile. Mi piace l’idea che un oggetto che ritengo utile e con cui condivido buona parte del mio tempo, possa restare con me ben oltre quella che è la vita media dei suoi simili, oltre quel limite che le case produttrici sembra decidano a tavolino. Di un computer con qualche anno alle spalle che torna a funzionare egregiamente mi piace molto anche l’aspetto che potremmo sostenere ‘sostenibile’. Sostenibile per  l’ambiente  e sostenibile per chi l’ha scelto ed acquistato in base alle proprie esigenze e, senza che queste esigenze siano cambiate radicalmente, lo ritrova  inutilizzabile dopo neanche 3 anni. Riporto qui sotto una parte di un bellissimo articolo intitolato  “Perchè un PC diventa vecchio”  (fonte:  www.linuxitaliano.it ) “C’è chi vede, in questa corsa a rottamare quello che è ancora efficiente, una volon

Nuova vita al vecchio Pc: IBM P4 con Linux Xubuntu

Ho recentemente salvato da rottamazione un  IBM ThinkCentre M50 , Pentium 4 con 512Mb di ram e 40Gb di hard disk. Dopo averlo lasciato a fare polvere per qualche mese ho finalmente trovato il tempo per dargli una rinfrescata e una pulita. Per prima cosa ho aperto il case per aggiungere un banco di ram da 256mb e portare così l’Ibm alla rispettabile quota di 768mb. Facendo questo ho potuto constatare quanto bene siano fatte queste macchine: il case si apre senza bisogno di svitare nulla, e all’interno ogni componente è sistemato in modo facile e accessibile. La seconda mossa è stata rimuovere dall’hard disk il sistema operativo (Windows 2000) e rimpiazzarlo con un sistema open source più moderno. Non ho grande esperienza di Linux, quindi ho installato varie distribuzioni per provarle e capirne un pò le differenze, da RedHat a Ubuntu, da Debian a OpenSuse, fino alla piccola (e scattante) Puppy. La scelta finale è ricaduta su  Xubuntu, versione 10.10 . Linux Xubuntu è molto